Miglior Tritarifiuti da Lavandino – Scelta e Recensioni

Stai cercando il miglior tritarifiuti da lavandino per cucina? Leggi le mie recensioni, la mia guida, i prezzi e le mie opinioni!

Un tritarifiuti domestico può diventare un preziosissimo alleato fra le quattro mura domestiche, perché ti consente di ridurre in poltiglia tutti gli scarti vegetali e organici prodotti in cucina. I vantaggi di un dissipatore di rifiuti da lavello sono davvero numerosi: per prima cosa, ti permette di smaltire questi materiali di scarto senza riempire pile e pile di sacchi della spazzatura, e in maniera ecologica. In secondo luogo, elimina il problema dei cattivi odori e ti dà la possibilità di risparmiare lo spazio da destinare al cestino dell’umido.

Inoltre, ti consente di risparmiare, perché non dovrai acquistare i sacchetti biodegradabili. Cos’è, come funziona e quali sono le sue caratteristiche?

Come funziona un tritarifiuti da lavandino

Per prima cosa, sappi che si tratta di un’unità piuttosto compatta da installare al di sotto del foro di drenaggio del lavello. È elettrico, e all’interno è dotato di lame o di martelli, a seconda della tecnologia che sceglierai di comprare. Una volta azionato, il dissipatore riduce in poltiglia i rifiuti organici presenti all’interno della sua camera, per poi smaltirli attraverso le tubazioni di scarico del lavandino, con l’aiuto dell’acqua fredda. Più avanti approfondiremo insieme le due tipologie principali di tritatutto da lavandino, ovvero i modelli ad alimentazione continua e quelli ad alimentazione discontinua (batch).

Prima di procedere, ci tengo ad illustrarti altre caratteristiche importanti di queste unità di macinazione. Alcuni modelli potrebbero avere la funzione di inversione della rotazione delle lame, utile nel caso il trita umido da cucina dovesse incepparsi. La camera interna di triturazione è quasi sempre prodotta in acciaio inox: un materiale super solido, che non si ossida e non si arrugginisce, e capace di non trattenere gli odori molesti. Inoltre, essendo elettrico, il tritarifiuti da sottolavello dev’essere collegato ad una presa di corrente per poter funzionare, di conseguenza dovrai averne una nei pressi del lavandino.

Altre qualità da sottolineare? Di solito si tratta di un prodotto molto silenzioso, dotato fra l’altro di un sistema di protezione del motore, per impedire che possa surriscaldarsi. Sappi poi che il dissipatore alimentare da lavandino può essere collegato anche alla lavastoviglie, e che la fase di installazione è tutt’altro che complessa. Naturalmente non potrai usarlo per smaltire rifiuti eccessivamente duri, come le ossa, fatta eccezione per gli ossicini del pollo. Per il resto, è in grado di ridurre in poltiglia la qualsiasi, dal pane alla pasta, passando per le verdure e persino per i tovagliolini di carta!

Migliori tritarifiuti da sottolavello

1. Insinkerator 75275 Evolution 200

È la Ferrari dei tritatutto da lavandino, soprattutto se consideriamo che il produttore è uno dei più noti nel settore. Ha una potenza pari a 550 watt ed è in grado di frantumare di tutto, anche gli scarti duri come i noccioli di pesca, sebbene io eviterei di prenderla come abitudine. La scocca è super resistente, per merito dell’acciaio inossidabile, e grazie a questo modello potrai dire addio per sempre al cumulo di sacchetti per l’umido che finora hai accatastato senza sapere dove metterli.

L’installazione richiede circa 60 minuti e sappi che dovrai comprare un adattatore per la presa, visto che quest’ultima è inglese (ma si tratta di una spesa di un paio di euro). Il dissipatore di rifiuti in questione, fra le altre cose, è molto silenzioso, facile da usare e capace di produrre una poltiglia priva di grumi, dunque non intaserà il sifone. Inoltre, ha una capienza della camera di triturazione di poco superiore a 1 litro e le prestazioni sono a dir poco spaventose, come d’altronde si intuisce studiando il prezzo (elevato).

L’Insinkerator 75275 Evolution 200 è stato curato maniacalmente sin nei minimi dettagli, anche se non contiene le istruzioni in italiano. Se temi di non riuscirci e se vuoi fare le cose per bene, probabilmente ti conviene affidare l’installazione ad un idraulico professionista, sebbene come detto non si tratti di un’operazione complessa. Infine, questo trita umido da cucina produce pochissime vibrazioni (la sua silenziosità la si deve anche a questo fattore) e ci manca poco che triti anche i sassi!

2. Insinkerator 77970H Modello 56

Se vuoi risparmiare più di qualcosa, ma senza rinunciare alla qualità, allora io ti consiglio di provare questa versione “mignon” come sempre della Insinkerator. Il modello 56, infatti, ha una camera di triturazione con capacità da 890 millilitri e la frantumazione non avviene tramite i coltelli o le lame, ma grazie ai martelletti. Significa che è sicuro oltre che molto efficace, e infatti non teme i rifiuti di media durezza, sebbene non sia consigliato utilizzarlo per le ossa robuste e i noccioli.

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  • Interruttore a flusso d’aria integrato.
  • Tappo in plastica.
  • Deflettore del suono removibile e facile da pulire.

L’uso è come sempre molto intuitivo, dato che ti basterà inserire gli scarti organici nel foro del lavello e nel mentre lasciare andare l’acqua fredda. In secondo luogo, le particelle sono così sottili che difficilmente intaseranno lo scarico, e si tratta di un altro vantaggio che deve essere sottolineato. Inoltre, l’Insinkerator 77970H Modello 56 oltre ad essere sicuro al 100% è anche davvero silenzioso, non produce fracasso durante la triturazione e produce una poltiglia davvero liquida, che scorre per le tubazioni in direzione delle fognature senza alcun tipo di problema.

Per quanto concerne i rifiuti da tritare, questo modello è capace di ridurre a brandelli anche le ossa di pollo, ma non rende al massimo con gli scarti molto fibrosi o duri. Così si spiega il suo prezzo molto competitivo, e la netta differenza rispetto ai modelli della linea Evolution. Per quel che riguarda l’installazione, è importante che il foro del lavello abbia un diametro pari a 90 millimetri (ovvero quello standard), e che la presa di corrente si trovi ad un massimo di 60 centimetri dalla spina dell’apparecchio. Infine, la capienza è ottima per un nucleo familiare fino a 5-6 membri, mentre la spina è inglese!

3. Bort TITAN 4000 Plus 1400 ML

In termini di rapporto fra qualità e prezzo è davvero difficile trovare dei concorrenti attendibili. Questo tritarifiuti domestico, infatti, ha una vasca per la triturazione con una capacità molto ampia, pari a 1.400 ml, mentre il motore ha una potenza corrispondente a 560 watt. Considera inoltre che l’apparecchio non correrà mai il rischio di surriscaldarsi, visto che è presente una protezione apposita, che agisce anche in caso di pericolo di sovraccarico. La camera è coibentata al nylon, di conseguenza produce pochissimo rumore quando viene usato!

Dissipatore di Rifiuti Bort TITAN 4000 Plus. 1400 ml, 560 W, 0,75 CV, Protezione da surriscaldamento...
  • Il motore DC garantisce un funzionamento duraturo nel tempo
  • Il sistema di isolamento acustico installato garantisce un funzionamento silenzioso del dispositivo
  • Un montaggio semplice e sicuro consente di installare lo smaltitore da soli in pochi minuti

È semplice da montare, sebbene le istruzioni siano abbastanza scarne e in “semi-italiano”, facile da usare e dotato di spegnimento automatico dopo 3 minuti di giri a vuoto. Può essere connesso anche alla lavastoviglie, per abbattere il rischio di intasi a causa degli scarti organici più grossi, e può tritare anche le ossa di pollo (ma non le altre). Occhio però ad evitare di riempirlo eccessivamente, per non metterlo troppo alla prova, soprattutto quando triti rifiuti organici come i gusci d’uovo.

A differenza di altri prodotti, la triturazione non è monofase ma avviene in 3 fasi differenti, così da garantire la produzione di una poltiglia particolarmente liquida e sicura per gli scarichi. Sappi inoltre che produce pochissime vibrazioni, e che le prestazioni sono davvero eccellenti: riesce infatti a tritare anche le bustine di tè e i tovagliolini, ma ricorda di lasciare aperto il rubinetto, dato che richiede il supporto dell’acqua fredda. E naturalmente evita di versare per caso detriti troppo solidi o metallici.

4. GOTOTOP Tritatutto 2.600 RPM 1 LT

Se devi andare davvero al risparmio, sappi che ci sono dei tritarifiuti organici da lavandino economici ma comunque abbastanza performanti. La GOTOTOP è un’autentica maestra nell’arte della “via di mezzo”, e questo modello conferma tutta la bontà e l’affidabilità del marchio in questione. Ci troviamo infatti di fronte ad un trituratore con un prezzo intorno ai 100 euro, con una camera di frantumazione con capienza da 1 litro, e con un motore da 370 watt di potenza.

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  • Questo è il nostro nuovissimo dissipatore di rifiuti alimentari, che è un elettrodomestico da...
  • Questo è il nostro nuovissimo dissipatore di rifiuti alimentari, che è un elettrodomestico da...
  • Questo motore da 0,5 HP offre prestazioni silenziose e potenti

Non si tratta ovviamente del migliore in circolazione, ma le operazioni di frantumazione sono eccellenti, sebbene sia il caso di evitare gli scarti alimentari troppo duri (come ad esempio le ossa). È abbastanza silenzioso e affidabile, non si surriscalda facilmente ed è compatibile con tutti i lavelli metallici con un foro dal diametro di 90 millimetri. Inoltre, questo tritarifiuti per cucina economico ha una rotazione molto elevata, considerando che arriva fino ad un totale di ben 2.600 giri al minuto.

Visto il prezzo, ci sono alcuni limiti da accettare. Faccio riferimento ai materiali della camera di macinazione, non in acciaio inox ma in polimeri plastici ABS, comunque robusti e durevoli. Quali sono gli altri aspetti da sottolineare? Rispetto ad altri modelli si smonta e si pulisce con maggiore facilità, ma ti ricordo che in sede di triturazione ha qualche nota da specificare. Nella fattispecie, non è in grado di tritare nessun osso, nemmeno quelli del pollo, perché in quel caso faticherebbe non poco nel portare a termine le operazioni.

5. FRANKE TE75 Dissipatore Rifiuti

A mio avviso uno dei migliori in assoluto, dato che ci troviamo di fronte ad un modello davvero performante. Trita anche le ossa di pollo, ma fatica un po’ con gli scarti organici fibrosi, come accade in realtà con tutti i prodotti su questa fascia di prezzo. È interessante sottolineare che funziona sia in modalità continua, sia in modalità batch, chiudendo la camera con il tappo e avviando la macinazione dei rifiuti organici contenuti nella camera.

Dissipatore FRANKE TE75 - Tritarifiuti alimentare da cucina - con Pulsante pneumatico
  • Completo di Pulsante pneumatico per accensione e spegnimento.

Essendo un tritarifiuti da lavandino di livello elevato, è interamente realizzato in acciaio inox, dunque è durevole e particolarmente affidabile nel lungo periodo. La macinazione risulta molto fine e con particelle minuscole, cosa che ovviamente facilita lo scorrimento della poltiglia lungo il sifone e le tubazioni. Sappi inoltre che il motore monta un sistema di protezione che lo mette al riparo sia dal rischio di sovraccarico, sia dal surriscaldamento. Infine, è piuttosto silenzioso e ci vuole poco per montarlo.

Cos’altro dovresti sapere? Il FRANKE TE75 è ideale per un uso domestico e per famiglie da 4 a 6 persone, ha una potenza da 560 watt e il gruppo di macinazione gira ad una velocità pari a 2.700 giri al minuto. In secondo luogo, ha una camera isolata acusticamente, vibra pochissimo durante le operazioni e non consente ai cattivi odori di diffondersi in cucina. In sintesi, ci troviamo di fronte ad un tritarifiuti da sottolavello davvero spettacolare, sebbene sia tutto fuorché economico!

Come scegliere il tritarifiuti domestico da sottolavello

1. Tecnologie di alimentazione

Come ti ho già accennato, il funzionamento di un tritatutto da lavandino può essere diverso a seconda del modello scelto. La vera differenza la si trova nel sistema di alimentazione, che può essere continuo o discontinuo (batch), ed entrambe le tipologie meritano una spiegazione dettagliata.

Alimentazione discontinua (batch)

Nei modelli con alimentazione batch il funzionamento avviene in questo modo: bisogna riempire la camera di triturazione fino alla sua massima capacità, e poi attivare la triturazione dei rifiuti attraverso la pressione di un apposito pulsante. Da sottolineare che la frantumazione dei rifiuti può avvenire soltanto con l’unità di triturazione chiusa con il proprio coperchio, cosa che impedisce eventuali avvii accidentali. Per via di queste caratteristiche, gli apparecchi con alimentazione discontinua sono il top per quel che riguarda il fattore sicurezza.

Altri vantaggi? Di solito permettono di smaltire grandi quantità di rifiuti organici, perché montano una camera di frantumazione più ampia, il che li rende perfetti per le famiglie numerose che producono parecchi scarti alimentari. Di contro, hanno un costo nettamente superiore se messi a confronto con i tritarifiuti da lavandino per cucina con alimentazione continua.

Alimentazione continua

Con tutta probabilità si tratta dei modelli attualmente più diffusi sul mercato, apprezzati per via del loro costo più abbordabile, e per il loro funzionamento continuo. In questo caso, infatti, la triturazione dei rifiuti avviene in tempo reale: dunque basta accenderlo, iniziare a versare gli scarti organici gettandoli all’interno della bocca, e il dissipatore farà il resto. In sintesi, non avrai la necessità di riempire del tutto la camera di triturazione, e non dovrai coprirlo con il tappo per farlo funzionare. È chiaro, però, che questo sistema richiede molta attenzione da parte tua, dato che ovviamente dovrai evitare di infilarci dentro le dita!

Per facilitare la frantumazione dei rifiuti organici in poltiglia, conviene sempre aprire il rubinetto e far scorrere l’acqua fredda durante le operazioni di triturazione. Rispetto al modello con alimentazione batch, il tritarifiuti da sottolavello con alimentazione continua è molto più semplice e rapido da usare, e soprattutto consente di smaltire i rimasugli organici durante il lavoro stesso (ad esempio quando peli le patate).

2. Potenza del motore

La potenza del motore è importante, dato che da essa dipende la velocità raggiunta dalle lame o dai martelletti macinatori. Questo valore viene sempre espresso in watt o in cavalli vapore, ed è chiaro che un apparecchio più performante sarà anche in grado di tritare un maggior quantitativo di rifiuti senza incepparsi. Per quel che riguarda le classi di potenza, a mio avviso conviene approfondire il discorso, anche per capire quali rifiuti potrai tritare in base al numero di cavalli vapore del dispositivo.

  • 1/3 HP (250 watt circa): si tratta dei modelli più economici in assoluto. Hanno una potenza abbastanza limitata e tendono ad incepparsi se li userai per frantumare rimasugli di media durezza. Sono indicati soprattutto per i rifiuti morbidi come le verdure, e sono adatti per i single o per le coppie.
  • 1/2 HP (370 watt circa): sono leggermente più potenti rispetto al precedente, ma appartengono comunque ad una fascia bassa. Meglio usarli per smaltire rifiuti organici morbidi, e per quantità prodotte da 2 a 3 persone massimo.
  • 3/4 HP (560 watt circa): quasi tutti i modelli di tritarifiuti domestico da lavandino hanno un motore con una potenza intorno ai 560 watt. Sono ideali per nuclei familiari fino a 5 persone circa, sono più silenziosi e soprattutto possono tritare anche rifiuti mediamente duri, come le ossa del pollo.
  • 1 HP (745 watt circa): a livello domestico è il più potente in circolazione. È in grado di tritare anche i rifiuti leggermente più duri, e inoltre tende ad incepparsi di rado, quindi può sopportare anche un carico più abbondante!

Al di là della potenza, ricorda sempre che non è mai il caso di sovraccaricare i tritarifiuti organici da lavandino, per il rischio che possano incepparsi o surriscaldarsi. Dovesse accadere, poi toccherà a te smontarli e sbloccarli manualmente, e si tratta di un’operazione abbastanza noiosa. Inoltre, come ti ho già spiegato, i tritatutto da lavandino con azionamento continuo richiedono l’acqua fredda, per facilitare la riduzione in poltiglia degli scarti alimentari.

3. Triturazione: lame o martelletti?

Nei modelli più economici generalmente la triturazione dei rifiuti avviene tramite un sistema a lame interno. Nei prodotti di fascia alta, invece, le lame vengono sostituite da dei piccoli martelli o dischi in acciaio: questi ultimi provvedono alla macinazione dei rifiuti “masticandoli” e premendoli contro la superficie della camera interna. Di conseguenza, il risultato sarà una poltiglia meno densa e soprattutto meno fibrosa, cosa che faciliterà lo scorrimento nel sifone del lavandino e successivamente nelle tubazioni, in direzione delle fognature.

Inoltre, i martelletti sono meno rischiosi rispetto alle lame, e tendono ad incepparsi meno rispetto alle prime. Si tratta quindi di vantaggi che spiegano perché i dissipatori di rifiuti a martelletti costano di più rispetto ai modelli economici dotati di lame.

4. Velocità di triturazione

Senza voler scendere in tecnicismi esagerati, sappi che l’azionamento delle lame o dei martelli avviene tramite un platorello installato su un albero motore. In base alla potenza di quest’ultimo può cambiare la velocità di rotazione del gruppo di taglio, che può essere più o meno elevata. Questo valore viene espresso in giri o rotazioni al minuto (RPM), e di norma si aggira fra i 1.400 RPM e i 1.800 RPM. Potenza e velocità elevate consentono anche di tritare rifiuti solidi come i noccioli, ma soltanto nei modelli professionali. In sintesi, personalmente ti sconsiglio di rischiare!

5. Capacità della camera

Naturalmente, essendo delle unità di triturazione compatte, i tritarifiuti per cucina non avranno mai una camera di smaltimento molto ampia. Generalmente la capacità massima di questi apparecchi si attesta intorno ai 1400 ml (1,4 litri), ma puoi trovare anche dei prodotti con capacità da 1 litro o poco meno (900 ml). Naturalmente una camera più grande sarà in grado di triturare più rifiuti in simultanea, sebbene sia sempre valida la regola che ti ho spiegato poco sopra: occhio a non esagerare con le quantità, per evitare che il tritatutto da lavandino possa ostruirsi e bloccarsi.

6. Rumore prodotto

Un motore potenze che gira ad elevate velocità di solito produce maggiori vibrazioni ed è più rumoroso, ma nei modelli domestici spesso questo non rappresenta un problema. Sappi poi che alcuni apparecchi vengono accessoriati con un sistema di riduzione del rumore (coibentazione in nylon): una sorta di “silenziatore” che renderà meno molesti questi apparecchi, durante la fase di triturazione.

I dispositivi ad alimentazione discontinua, inoltre, sono ancora meno rumorosi, dato che il tappo attutisce il rumore prodotto dalla macinazione!

Come installare il tritarifiuti da sottolavello

A mio avviso conviene sempre preferire i tritarifiuti da lavandino di fascia alta, dunque i modelli interamente realizzati in acciaio (sia la camera di macinazione, sia il gruppo di taglio). Sono molto più durevoli, non si ossidano e quindi non sono soggetti a ruggine, sono più igienici e più semplici da pulire. Per quanto riguarda l’installazione, come ti ho spiegato questi apparecchi devono essere sempre collegati ad una presa elettrica. Se si parla dello scarico del lavandino, il collegamento avviene tramite una serie di raccordi e adattatori, e un anello di serraggio.

Generalmente nelle istruzioni viene spiegato a chiare lettere come installare questi prodotti, anche se purtroppo non sempre sono in lingua italiana. Se ci sono le immagini tanto meglio, visto che in quel caso la comprensione dell’installazione risulterà più immediata. In secondo luogo, sappi che dovrai anche praticare un foro per installare l’interruttore pneumatico, necessario per l’attivazione dell’impianto. Nel video qui di seguito viene spiegato come installare il tritatutto InSinkErator, ovvero uno dei più apprezzati e diffusi!

Il tritatutto da lavandino è legale in Italia?

Per capire se l’installazione di un tritarifiuti è legale, bisogna far riferimento al decreto legge del 6 novembre 2008 n.172. Nel testo, in sintesi, viene riportato quanto segue: l’unico modo legale per smaltire i rifiuti organici triturati presso la rete fognaria è possedere un dissipatore alimentare, in grado di ridurre in particelle sottili i suddetti scarti. Questo vale soltanto in caso di presenza di un sistema di depurazione collegato alle fognature della propria zona o comune.

Di conseguenza, è legale soltanto se l’ente gestore del servizio idrico ha provveduto all’installazione di un depuratore. In altri termini, l’unico modo per avere certezze è contattare il gestore in questione o il rivenditore, e far riferimento alle normative comunali. Ad ogni modo, sappi che il divieto di smaltimento di rifiuti triturati è stato abolito in Italia con la modifica del decreto il 16 gennaio 2008, quindi – a patto di seguire quanto detto poco sopra – i tritarifiuti da lavandino sono legali.

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crediti immagine: bovio-rubino.com/service/garbage-disposal-services/

Ultimo aggiornamento 2023-09-22 at 22:04 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API

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